Il cervello umano ha capacità e potenzialità straordinarie riscontrabili fin dai primi anni di vita.
Le ricerche sul Q.I affermano che il coefficiente numerico non garantisce in futuro la probabilità di avere successo nello studio, nel lavoro e nella vita personale in quanto i fattori che lo determinano sono di diversa natura.
Lo conferma Howard Gardner, uno dei più noti critici della teoria classica dell’intelligenza. Secondo l’autore ogni individuo possiede diverse facoltà mentali indipendenti fra loro più o meno sviluppate ma tutte presenti. Le intelligenze prevalenti che caratterizzano ciascuno di noi sono determinate da alcuni fattori in particolare:
La teoria delle intelligenze multiple elaborata da Gardner, ha favorito l’evoluzione dei moderni sistemi pedagogici. Oggi la scuola, oltre ad allenare abilità linguistiche e matematiche, ha il compito favorire uno sviluppo globale della personalità, nel quale ci sia armonia tra intelletto ed emozioni. Sul piano didattico cambia il modo di insegnare; le materie possono essere spiegate attraverso metafore, tabelle, disegni, e altro. La diversificazione dei metodi di formazione è particolarmente vantaggioso in quanto:
Appurata l’esistenza di differenti tipi di intelligenza riscontrabili in individui molto bravi con i numeri, altri con le parole, altri ancora con le figure, docenti e genitori hanno il delicato compito di sostenere i giovani, affinché essi possano riconoscere quale tra le intelligenze possedute è la più sviluppata e utilizzare questa preziosa informazione per affinare il metodo di studio e progettare in modo consapevole le future scelte scolastiche e professionali.
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Pubblicato il 26/03/2017 alle ore 19:51