Girati verso gli altri invece di voltargli le spalle.

GiratiVersoAltri

 

 

Come ci si gira verso le persone invece di voltargli le spalle?

Per riuscire a capire come voltarti, devi prima comprendere i segnali.

 

 

È il giorno del tuo matrimonio. L’universo imposta un timer gigante con tempo: sei anni. Quando il timer suonerà, sarai divorziato oppure no. Hai sentito le voci che parlano del fatto che il 50% dei matrimoni finiscono con il divorzio, e qualcuno conosce qualche trucco che possa aumentare le tue probabilità di rientrare in quella percentuale. Soprattutto, conosce una specifica strategia che garantisce senza ombra di dubbio che divorzierai anche prima che il timer scada.  Vorresti conoscerla?

Certo che vorresti. Faresti tutto il possibile per assicurarti di proteggerti dal divorzio. Non c’è alcun segreto, e le possibilità sono tutte davanti a te.

Girarsi verso (Turning Towards):

Come parte della sua ricerca, il Dr. John Gottman ha condotto uno studio con le coppie appena sposate, seguendole fino a sei anni dopo il matrimonio. Molte delle coppie rimasero insieme. Molte altre divorziarono. Le coppie che rimasero sposate erano di gran lunga migliori in una cosa: il terzo livello della Solida Casa della Relazione, Turn Towards instead of away (Girati verso invece di girarti altrove).

Durante il sesto anno della ricerca, le coppie rimaste insieme si giravano verso l’un l’altra l’86% delle volte, mentre quelle divorziate raggiungevano solo il 33%.

Questo è un dato relativamente importante. Suggerisce che c’è qualcosa che puoi fare proprio oggi che cambierà drasticamente il corso della tua relazione. Nello specifico, suggerisce che c’è qualcosa che non devi fare, che porterà alla sua rovina.

Quindi, come ci si gira verso il partner invece che altrove? Per capirlo, devi conoscere per prima cosa i segnali.

Girarsi verso che cosa? I segnali per la connessione.

Un segnale è un qualsiasi tentativo da un partner all’altro per ottenere attenzione, conferma, affetto, o qualsiasi altra connessione positiva. Generalmente, le donne mandano più segnali degli uomini, ma nelle relazioni più sane entrambi i partner sono a loro agio nel creare ogni tipo di segnale.

Tuttavia, i segnali possono diventare ingannevoli, e io stesso ammetto di sentire la mancanza dei segnali più di quanto non vorrei. In realtà molti uomini faticano riguardo a questo, perciò è importante prestare attenzione.

I segnali si basano generalmente su un piano secondario, un significato nascosto. Chiamatela differenza tra testo e interpretazione.

Ecco qualche esempio per farvi capire:

  • Presta attenzione a cosa dico.

“Come sto?” “Hai visto quello scoiattolo?”

  • Rispondi a semplici richieste.

“Potresti portare Pooh a fare una passeggiata?”

“Quando sei lì potresti comprare quella salsa?”

  • Aiutami o lavora con me.

“Aiutiamo la nonna fuori.”

  • Mostra interesse o attivo coinvolgimento nei miei traguardi.

“Ti piace il mio disegno?” “Com’erano i biscotti?”

  • Rispondi alle mie domande o alle mie richieste d’informazioni.

“Lara sta arrivando, puoi darle il nostro indirizzo?”

  • Chiacchiera con me.

“Lascia che ti racconti cos’è successo quando è tornato…”

  • Condividi gli avvenimenti della tua giornata con me.

“Che cos’hai fatto oggi?”

  • Reagisci ai miei scherzi.

“L’hai sentita quella del…”

  • Aiutami a distendermi.

“Ho cucinato tutto il giorno, sono così stanco/a”

  • Aiutami a risolvere i problemi.

      “Greta vuole andare a fare una passeggiata ma mi fa male il piede.”

  • Sii affettuoso.

“Coccoliamoci mentre leggo.”

  • Gioca con me.

“Prendiamo la scacchiera!”

  • Unisciti a me per un’avventura.

“Ti va di esplorare il bosco domani?”

  • Unisciti a me per imparare qualcosa.

“Andiamo a quel corso di pattinaggio sul ghiaccio!”

 

È importante che impariate a riconoscere i segnali che mandate così che possiate farne tra di voi.

Fate in modo che la parola “segnale” entri a far parte delle vostre conversazioni e magari nominate i segnali che vi scambiate.Girati

Va bene dire, “Ti sto mandando un segnale perché tu mi dia attenzioni” mentre imparate a conoscervi in questa nuova fase della vostra relazione.

Potete anche esercitarvi analizzando l’interpretazione insieme. Prendete un programma che entrambi non avete mai visto e guardatelo in muto.

Vedete se riuscite ad interpretare i segnali che i personaggi si mandano basati solo sul non verbale.

Una volta che iniziate ad essere consapevoli dei vostri segnali, potete concentrarvi sul “Turning Towards”.

Ignorare un segnale significa girarsi altrove (“Turning away”). Girarsi altrove può essere devastante.

Può essere ancora più devastante del “Turning against” (girarsi contro) o di rifiutare il segnale.

Rifiutare il segnale dà almeno l’opportunità di un coinvolgimento ed un’eventuale riparazione.

L’ignorare un segnale, invece, porta ad una diminuzione di essi, o peggio, a mandarli (che siano per attenzione, affetto e divertimento) nel luogo sbagliato al momento sbagliato.

Come girarsi verso? Presta attenzione al tuo partner.

Girarsi verso il partner incomincia con il prestare attenzione. Il tuo lavoro sui segnali ti darà una mano qui. Solo il realizzare che un segnale è stato lanciato, apre la porta alla risposta. Se presti attenzione, risponderai sia al testo, che all’interpretazione. Come i segnali diventano sempre più complicati, così farà anche la natura del Turning Towards.

Per ora, iniziate con calma. Prendete un inventario dei segnali, ingaggiate la vostra relazione e condividete le vostre risposte l’uno con l’altro.

  • Cosa so riguardo a come realizzo i segnali?
  • Potrei o dovrei migliorare nel mandare segnali? Come?
  • Come me la cavo a riconoscere le differenze tra testo ed interpretazione?
  • Cosa mi trattiene dal creare segnali?
  • Qual è l’impulso che mi porta a girarmi?
  • Quando si parla di girarsi verso di lui o di lei, sono più vicino al 33% o all’86%?
  • Cosa sento quando il mio partner non si gira verso di me?
  • Come posso migliorare nel voltarmi verso il mio partner?

Continuando a camminare insieme nella vita, vi ritroverete indubbiamente a rischiare, mettendo piede in territori più vulnerabili. Sarà più facile per voi se vi sarete impegnati nella crescita di una solida amicizia basata sul conoscere il mondo dell’altro (Love Maps), condividere rispetto e affetto, e giravi verso l’un l’altro invece che voltarvi le spalle.

Pubblicato il 14/03/2021 alle ore 14:45

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Paola Bianchi, psicoterapeuta
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