Affrontare serenamente il nuovo anno scolastico

Anno scolastico

Sono passati pochi mesi dall’inizio della scuola e per tuo figlio che frequenti le elementari, le medie o anche le superiori, il momento delle interrogazioni e delle verifiche è spesso motivo di apprensione per lui e per te.

Il timore più frequente degli studenti è il “blocco emotivo” un mix di paura, ansia e timidezza che bloccando l’accesso alle nozioni apprese, causa performance insoddisfacenti. Questo genere di esperienze hanno un forte impatto sull’autostima e vanno pertanto adottate contromisure efficaci per imparare a gestire la tensione e le emozioni che accompagnano le prestazioni scolastiche.

Per avere buoni risultati la prima cosa da sapere è che studiare non è un talento ma una questione di organizzazione, quando la nostra mente è libera e rilassata la creatività e la memoria funzionano meglio. La regola perché ciò avvenga è che non ci sia nessuna fonte di distrazione. I genitori possono guidare i figli a scegliere il luogo preferito per lo studio: in camera, in salotto, in gruppo se si trova bene ma la Tv, la radio e il cellulare devono essere spenti e lontani.

In questo breve articolo metterò in evidenza alcune strategie efficaci per sostenerli quando manifestano disinteresse, stanchezza e demotivazione nello studio.

Se tuo figlio frequenta la scuola elementare e osservi un calo di concentrazione, dopo la scuola dai l’opportunità al bambino di avere uno spazio tutto suo dove possa sfogarsi liberamente; evita di esprimere giudizi sui voti che prende, contieni la delusione qualora i risultati non corrispondo alle tue aspettative. Se necessario puoi confrontarti con gli insegnanti e chiedere la loro collaborazione per gestire al meglio la crisi.

Se invece tuo figlio frequenta le scuole medie o superiori, ti può essere utile sapere che riuscire a parlare per 15-20 minuti senza essere travolti dall’ansia richiede un allenamento nell’esposizione. Dedica ogni giorno momenti speciali dedicati all’ascolto e insegna a tuo figlio a raccontare gli eventi della giornata, senza inondarlo di domande ma prestando interesse e attenzione.

Un altro fattore che incide sul successo scolastico è l’autonomia. É importante sottolineare che tutto quello che fanno è solo per se stessi e non per compiacere i genitori in modo tale da aiutarli a superare gli ostacoli e a confrontarsi con le frustrazioni.

Il sostegno migliore che puoi dare a tuo figlio è mostrarti interessato e disponibile senza sostituirti al ruolo degli insegnanti.

Con alcuni semplici metodi è possibile rafforzare l’autostima dei figli e aiutarli ad avere una vita serena:

  • Crea una routine – É bene stabilire che i compiti devono essere fatti da lui e solo dopo, si può rivedere insieme ciò che non ha capito.
  • Non giudicare – Non sei un controllore. Il compito non deve essere perfetto. É importante che il compito sia fatto da lui e l’insegnante possa valutare il suo livello di comprensione.
  • Esprimi fiducia nelle sue capacità – L’aiuto che può dare un genitore è ben diverso da quello di maestri e professori. Siediti accanto a lui e rassicuralo con la tua presenza. I bambini delle elementari vanno aiutati di più, magari anche solo sfogliando il libro dei compiti insieme.  Dalle medie in poi è il caso di lasciare tuo figlio che faccia da sé affinché possa guadagnare una buona dose di autonomia.
  • Stimola la sua curiosità – Motivare il bambino a sciogliere i propri dubbi, a farsi mille domande cercando le risposte sui libri o chiedendo agli adulti, è l’atteggiamento che da più frutti ed è ancora più efficace che apprezzarne i bei voti.  Digli che è bravo e spiega che, al di là degli errori sta facendo progressi: questa è la migliore spinta motivazionale per impegnarsi nella scuola.

Pubblicato il 28/11/2017 alle ore 14:55

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Paola Bianchi, psicoterapeuta
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